Digital Signage (1) – Il mezzo che sta rivoluzionando la comunicazione di business
(Questo post è stato in origine scritto per il blog di Mauden SpA, oltre un anno fa: il 10/04/2014)
Tenendoci necessariamente sul vago, data la varietà delle soluzioni già disponibili e di quelle ipotizzabili per il futuro, possiamo definire “Digital Signage” qualunque forma di comunicazione digitale in ambito “business” venga realizzata tramite dispositivi video o audio/video (sia che siano interattivi sia che non lo siano).
Fino a tempi molto recenti, gli investimenti in questo genere di comunicazione non sono stati considerati strategici per le aziende: gli schermi erano ancora troppo costosi, troppo ingombranti, più facilmente usurabili… Non era oggettivamente conveniente, perché il ritorno economico era troppo poco consistente rispetto alle spese.
Tutto è cambiato, però, con la larga diffusione degli schermi al plasma e LCD e la netta distinzione fra il mercato “consumer” delle tv e quello “business” dei dispositivi destinati alla comunicazione d’azienda.
Gli schermi di oggi hanno costi tali da giocare sempre almeno alla pari con la tradizionale cartellonistica e la stampa di volantini e, se ben sfruttati, ne sbaragliano la concorrenza in termini di efficacia, risultando a tutti gli effetti più convenienti; inoltre, sono ormai così sottili da integrarsi con qualunque genere di architettura e di arredo; possono essere appesi ai muri – arrivando anche a ricoprirli – e possono connettersi sia alla Rete sia alle reti aziendali, importando direttamente i contenuti in tempo reale, sia che siano contenuti preesistenti sia che siano messaggi ideati all’ultimo momento.
È persino possibile suddividerli graficamente in modo che in ogni istante veicolino più messaggi di tipo diverso, trasmettendo per esempio notizie giornalistiche contemporaneamente a informazioni logistiche e messaggi pubblicitari .
Insomma, è fondamentale comprendere che i display di cui stiamo parlando nulla hanno a che fare con la televisione, né con i loro “antenati” di qualche tempo fa: dimenticatevi gli schermi polverosi (*) piazzati in sale d’aspetto e hall d’albergo e poi abbandonati (oppure saltuariamente “alimentati” da impiegati incaricati di cambiare dvd…).
Il DS è uno strumento di marketing straordinariamente versatile (libero, fra l’altro, da qualunque canone), che oggi consente l’efficace diffusione di messaggi promozionali e informativi all’interno delle più disparate realtà.
(*) Questi “scheletri nell’armadio” della comunicazione di business audiovisiva sono responsabili della diffidenza che qualcuno nutre verso le soluzioni di Digital Signage. Ma è una diffidenza mal riposta: aspettarsi un ROI da quel tipo di investimento sarebbe come aspettarsi di conficcare un chiodo nel muro guardando il martello invece di tenerlo in mano. Non sarebbe colpa del martello: semplicemente, non staremmo usando quello strumento nel modo appropriato.
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