LA MIA PRIMA VOLTA CON IL CAMICE
Camilla Filippi, protagonista de “La scelta di Laura”, dal 17 giugno su Canale 5, ci racconta la sua prima esperienza in una fiction ospedaliera e promette: “la nostra ‘leggerezza’ vi conquisterà”
di Camilla Perrucci
Insieme a Giulia Michelini, Giorgio Pasotti e Ivan Franek, Camilla Filippi è una dei protagonisti de “La scelta di Laura”, nuovissima serie ad ambientazione ospedaliera che dal 17 giugno potremo seguire ogni mercoledì in prima serata su Canale 5. Durante una piacevole chiacchierata, interrotta solo dalle risate del piccolo Bernardo, il suo bimbo di tre anni, l’attrice ci ha raccontato con entusiasmo questa sua prima esperienza in camice bianco.
Descrivici il tuo personaggio: che tipo è e che storia ha alle spalle?
“Rebecca è una persona apparentemente molto superficiale e molto attenta soprattutto al lato estetico delle cose, ma nasconde dentro di sé una fragilità e una umanità molto forti. Del resto, si sa che è molto più facile aggredire, come forma di difesa, piuttosto che esporsi. Questo suo modo di essere è frutto soprattutto di un’infanzia molto solitaria e delle grandi aspettative che il padre nutriva nei suoi confronti. Nel corso delle puntate, però, assisterete alla crescita del personaggio, che prenderà progressivamente coscienza dei suoi problemi”.
Come ti sei sentita nei suoi panni? Hai trovato punti in comune con lei o l’hai dovuta costruire da zero?
“Credo che tutti abbiano alle spalle dei traumi ed è su quello che si può lavorare in questi casi, anche se le proprie esperienze non coincidono con quelle vissute dal personaggio. Comunque, visto che Rebecca è così attenta all’apparenza, all’inizio per calarmi nei suoi panni sono partita proprio dall’esteriorità: i capelli, i vestiti griffati eccetera… A un certo punto, però, interagendo con gli altri personaggi della serie, in un certo senso io e Rebecca abbiamo condiviso un momento di grande maturazione”.
Com’era il tuo rapporto con gli ospedali e la medicina prima di girare questa serie?
“In realtà, avevo avuto molto a che fare con gli ospedali anche prima, sia per gioie sia per dolori, perciò mi è sembrato strano ritrovarmi ‘dall’altra parte’, con il camice, anche se per finta. Mi sono resa conto che un giorno puoi sentirti Dio, perché riesci a salvare delle vite, e altri giorni ti senti uno schifo, perché non sei riuscito a farlo. Credo che psicologicamente quello del medico sia un lavoro davvero molto difficile, penso richieda molta forza. Ti confesso che quando giravamo le scene più complicate a livello emotivo la sera arrivavo a casa distrutta!”.
Rebecca avrà anche una relazione con Jonas Janacek, un collega, puoi anticiparci qualcosa?
“All’inizio, in realtà, Rebecca avrà molte avventure, ma a un certo punto arriverà la storia importante e come tutte le cose importanti lascerà il segno e determinerà in lei dei cambiamenti profondi…”.
Come ti sei trovata con Ivan Franek, l’interprete di Jonas?
“Ivan è un attore fantastico, di un’altra cultura, e con lui c’è stato molto scambio. Devo dire che sul set, in generale, c’è stata una sorta di magia… anche con Giulia Michelini”.
Giulia è l’altra protagonista femminile della serie: come vi siete trovate?
“Ti dico solo questo: ancora adesso continuiamo a condividere molti momenti della nostra vita, come accadeva nella serie. Con Giulia su quel set è nato un ‘amore’: lei, del resto, è una persona straordinaria e io per natura tendo a evitare i conflitti e a cercare la coalizione. Perciò ci siamo intese subito e adesso, quando non lavoriamo, passo spesso la giornata con lei: andiamo al mare, i nostri figli giocano insieme… Siamo molto vicine”.
Nella scorsa stagione televisiva ci fu un “boom” di medical drama “all’italiana”, ma più o meno tutte quelle fiction ospedaliere non hanno avuto successo. Perché credi che questa nuova serie possa piacere di più al pubblico?
“Sono convinta che per stare al mondo sia fondamentale l’ironia, grazie alla quale si può affrontare qualsiasi cosa. Senza ironia, a volte, non ce la si può fare! La leggerezza, una leggerezza consapevole, serve per affrontare meglio la vita. Quindi, penso che il punto forte di questa nostra nuova serie risieda proprio nella sua ironia e nelle battute ‘leggere’ che vengono pronunciate anche nel dramma, proprio come succede nella vita reale. C’è tanta commedia, insomma. Inoltre, le storie ‘verticali’ – cioè quelle della singola puntata, dedicata ai casi clinici – non sono protagoniste, ma servono più che altro alla riflessione e alla crescita dei personaggi, risultando meno angoscianti. E poi, un’altra carta vincente è sicuramente il cast strepitoso, composto da bravissimi attori. Persino la fotografia è splendida… Insomma, è una serie confezionata molto bene e sono molto contenta di averla fatta”.
Ti vedremo presto anche in altre produzioni?
“Innanzi tutto, nella serie di Fox ‘Non pensarci’, dove faccio un’ex fidanzata di Valerio Mastandrea; e poi ho da poco finito il film ‘Il nostro uomo’, opera prima di Marco Campogiani, che dovrebbe uscire a settembre. A dirla tutta, dovrei ricominciare a girare fra un mesetto… ma per scaramanzia per ora preferisco non raccontarvi niente!”.
Un “Grey’s Anatomy” in salsa italiana
Ambientato in un reparto di emergenza di un ospedale perugino, “La scelta di Laura” si concentra sulle vicende umane e professionali dei medici, strizzando l’occhio al taglio narrativo del fortunato medical drama Made in Usa “Grey’s Anatomy”. La narrazione è affidata soprattutto allo sguardo delle due protagoniste femminili, le specializzande Laura e Rebecca. Il punto di vista della prima – comprensiva, determinata, ma di umili origini -, in particolare, ci accompagnerà per tutta la serie, permettendoci di assistere in ogni puntata all’intreccio tra caso medico e vita personale dei protagonisti. Rebecca, invece, una “raccomandata” viziata e “mangiauomini”, all’inizio ci apparirà forte e fredda, anche se in realtà è stata molto segnata da un’infanzia solitaria, e sotto i nostri occhi compirà un percorso di crescita molto importante. Entrambe vivranno anche intense storie sentimentali: Laura, infatti, ha scelto di lavorare proprio in quell’ospedale per coltivare l’amore che prova per Fabio, un uomo tormentato con cui ha trascorso una notte di passione, mentre Rebecca avrà una storia sorprendente e difficile con Jonas, completamente diverso da lei e lontano dal suo ambiente e dalla sua educazione.