Intervista a Eliana Miglio, protagonista di una puntata di “Rex” – Telebolero 14/2009

OGGI SONO PIÙ LIBERA

Attrice, scrittrice e mamma orgogliosa, Eliana Miglio ci racconta i suoi progetti per il futuro e ci dà qualche anticipazione sulla penultima puntata di “Rex”, in onda su Rai Uno, in cui sarà una dolce ma determinata psicologa 

“Girando l’episodio di cui sono protagonista, mi sono accorta di una cosa sorprendente: mentre noi attori “umani”, per essere certi di dare il meglio, prima dei ciak ripassavamo insieme le battute, lui era sempre pronto: pareva che sapesse il copione a memoria!”. Dopo aver preso parte all’episodio “Il colore del silenzio” di “Rex”, di cui è protagonista nei panni della psichiatra Claudia Codazzi, Eliana Miglio sembra avere davvero molta stima del protagonista a quattro zampe della serie di Rai Uno. Con la sua professionalità, infatti, Henry – questo il nome nella realtà del pastore tedesco – l’ha letteralmente conquistata: “a casa, dopo le riprese, guardando il tuo animale domestico ti chiedevi come mai non si fosse mai comportato così: la differenza fra lui e Rex ti appariva enorme!”.

Era la prima volta che lavoravi con un animale ammaestrato?

“Sì, non mi era mai capitato prim, e ti confesso che lavorando con lui ho davvero desiderato di possedere anche io un cane così! Sembrava umano…”.

Raccontaci qualcosa del tuo personaggio: per esempio, che rapporto avrà con il commissario Fabbri?

“Claudia lavora in un centro che si occupa di bambini affetti da autismo ed è un personaggio dolce e forte allo stesso tempo; nel corso della puntata aiuterà moltissimo le indagini del commissario, innanzi tutto perché le sta molto a cuore la sorte del bambino malato che all’inizio dell’episodio rimane orfano, ma anche perché la madre del bambino era una sua collega. Mi è molto piaciuto interpretarla perché pur comparendo in un unico episodio della serie non è solo un’ospite, una comparsa, ma è proprio la protagonista della puntata. Quanto al rapporto fra Claudia e Lorenzo Fabbri, sarà fondamentalmente professionale, ma i due proveranno anche una certa simpatia reciproca e fra loro si innescherà una sorta di gioco…”.

Come ti sei trovata con il resto del cast?

Eliana Miglio con Kaspar Capparoni in una scena della puntata della fiction "Rex" di cui è protagonista.

“Lavorare con loro è stata un’ottima esperienza: Kaspar è un grande professionista, studia moltissimo e praticamente… non sbaglia mai! Inoltre l’ho trovato particolarmente giusto per quel ruolo: credo che per la versione italiana di ‘Rex’ non avrebbero potuto fare una scelta più azzeccata. Ma ho trovato addirittura strepitoso Fabio Ferri, un autentico valore aggiunto! È molto bravo e credo che l’idea di inserire la commedia nel giallo, per sdrammatizzare, funzioni molto”.

Ti piace il genere poliziesco?

“In effetti, Claudia in ‘Rex’ e quasi un’investigatrice e questo fatto mi divertiva molto. Ti confesso che per la mia ‘terza età’ mi piacerebbe una carriera come ‘signora in giallo’! Ma la verità è che avendo avuto mio figlio Andrea quando ero piuttosto giovane e avendo voluto seguirlo sempre molto da vicino, in passato ho spesso sacrificato per scelta la carriera, come del resto capita a molte altre donne. Ma ora che ha vent’anni, anche se ancora studia e vive in casa con me, mio figlio è autonomo e io sono molto più libera. Questa ‘seconda fase’ della mia esistenza mi galvanizza, anche per quanto riguarda il mio mestiere: ho voglia di buttarmi di nuovo a capofitto nel lavoro e tendo a dire di sì alle proposte che mi vengono fatte. ‘Rex’, quindi, l’ho accettato con grande entusiasmo e ho fatto bene, visto che pare che in futuro il personaggio potrebbe anche rientrare in scena: gli autori stanno scrivendo…”.

Tuo figlio ha già lavorato con Francesca Archibugi e Carlo Verdone ed è destinato a una carriera nello spettacolo: del resto, ce l’ha nel sangue (suo padre è il regista Marco Risi, a sua volta figlio di Dino, ndr). Ne sei felice?

“Sono molto contenta per lui: sta studiando al Centro Sperimentale di Cinematografia, qui a Roma. Se ti devo dire la verità, mi sembra normale: credo di non aver mai pensato che avrebbe potuto fare altro! Del resto, questo è il mio mondo e le altre professioni mi sembrano molto lontane da tutto quello che conosco. E poi, mi ero accorta presto delle sue attitudini: a tre anni era già in grado di guardare un film e poi raccontartelo per inquadrature, come avrebbe fatto uno sceneggiatore”.

Tu sei anche scrittrice e con il tuo romanzo d’esordio, “La grande invasione delle rane” (edito nel 2006 da Fazi, ndr), hai stupito un po’ tutti. La scrittura è sempre stata una tua passione?

“Da adolescente scrivevo e anche se in seguito mi sono dedicata ad altro ho sempre continuato a immaginare delle storie. A un certo punto, non so bene perché, ho semplicemente ricominciato a scrivere. Ma mentre scrivevo quella storia non immaginavo che sarebbe stata pubblicata!”.

Stai lavorando a qualcosa di nuovo?

“Negli ultimi tempi mi sono dedicata alla stesura della sceneggiatura tratta dal mio libro: lo faccio su commissione ed è un lavoro completamente diverso dallo scrivere un romanzo, cosa che mi è molto più congeniale! Per le sceneggiature devi utilizzare una determinata tecnica e le revisioni sembrano non finire mai… Dopo un po’ non ne puoi più. Ora, però, sono finalmente a buon punto e ho cominciato a lavorare anche a un nuovo romanzo”. ★

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