IL SEGRETO DEL SUCCESSO
Quest’anno in “Ris – Delitti imperfetti” ha ancora più spazio: per il Capitano Venturi e la sua squadra, infatti, le competenze informatiche di Daniele Ghirelli saranno fondamentali per sgominare la terribile setta degli Eletti. Eppure, il personaggio che Fabio Troiano interpreta nella seguitissima fiction di Canale 5 rimane un po’ un outsider: conserva, cioè, quell’anima anticonformista e quella personalità “controcorrente” che l’hanno contraddistinto fin dalla sua prima apparizione. Abbiamo chiesto all’attore che gli presta il volto se questa vena “folle” di Ghirelli abbia qualche punto in comune con la sua reale personalità.
Quanto c’è di Fabio Troiano nell’eccentrico Daniele?
“In qualsiasi personaggio che interpreto, in effetti, cerco sempre di mettere un po’ di me stesso. E devo ammettere che una vena di ‘follia’ ce l’ho davvero… anche se non ai livelli di Ghirelli! Diciamo che mi piace stare un po’ ‘sopra le nuvole’, perché da lassù appare tutto più bello e si sta bene”.
Lorenzo Flaherty, protagonista della serie nel ruolo di Venturi, ci ha detto tempo fa che uno degli aspetti vincenti di “Ris” è senz’altro il modo felice in cui mescola gli elementi del poliziesco all’attenzione ai personaggi, ai loro sentimenti e alle loro relazioni personali. Cosa ne pensi?
“Penso che Lorenzo abbia fatto centro: l’elemento vincente di ‘Ris’ è proprio questo: ci sono le indagini, ci sono i morti, i repertamenti, ma c’è anche il lato ‘comedy’ – quest’anno, fra l’altro, più che nelle passate stagioni -, cioè un lato più quotidiano. Mi spiego: non è detto che un carabiniere al lavoro, anche mentre sta facendo un repertamento sul luogo di un delitto, sia in ogni stante serio, cupo e arrabbiato; altrimenti non durerebbe a lungo! Nella vita vera, di tutti i giorni, capita che anche mentre fai il tuo lavoro ti scappi una battutatina, ti venga da ridere o anche solo voglia di raccontare a un collega cosa hai mangiato la sera prima… è giusto che sia così. Quindi, credo che chi ci segue più che ai singoli casi, agli omicidi, si affezioni alle persone; e se il pubblico si riconosce… hai fatto ‘bingo’! Ti faccio un esempio: da quando è in onda la quinta stagione, mi capita che il mercoledì dei ragazzi mi fermino per strada e mi ripetano una battuta che Ghirelli ha detto la sera prima… Lo trovo bellissimo!”.
Stai seguendo “Ris 5” in tv?
“Certo! E la cosa più carina è che lo vediamo in gruppo”.
Chi lo guarda con te?
“Tutti! Siamo io, Flaherty, Dighero, il regista Tagliavia… Ci siamo proprio tutti. Martedì scorso e la settimana prima ci siamo trovati a casa mia: eravamo almeno venticinque, tutti in silenzio davanti alla tv…”.
Segue dibattito, come al cineforum?
“Alla fine sì, certo! Ma più che un ‘dibattito’… Diciamo che ci crogioliamo facendoci reciprocamente i complimenti, della serie: ‘grandissimi! Bello! Ottimo!’. Nessuno trova granché da criticare…”.
I tuoi colleghi sono anche degli amici, quindi?
“Guarda, secondo me una delle carte vincenti della serie – e si vede a occhio nudo – è proprio la squadra: siamo amici ed è fondamentale, perché quando lavori per otto mesi con lo stesso gruppo di persone se con qualcuno proprio non vai d’accordo… beh, è finita, perché in video si vedrà sicuramente. Invece, sul set noi ci aiutiamo… È capitato, per esempio, che a Lorenzo venisse in mente una battuta che avrebbe potuto dire Ghirelli e me l’abbia suggerita. Ti garantisco che il fatto che un altro attore venga a suggerirti una battuta d’effetto per il tuo personaggio è davvero raro! Invece nel nostro cast succede abbastanza spesso. È un interscambio professionale che ci arricchisce molto”.
Nessuno fa la ‘prima donna’?
“Assolutamente no! Non ‘esistono prime donne’, siamo tutti uguali. E il più grande di tutti in questo risulta Lorenzo, nel senso che lui è il protagonista assoluto della serie, quindi la ‘prima donna’ potrebbe anche farla… Invece, è una persona fantastica e molto spesso si tira addirittura indietro”.
In “Ris”, dove le tematiche sono drammatiche, come abbiamo già detto Ghirelli è il personaggio maggiormente “sopra le righe” e al cinema negli ultimi anni ti abbiamo visto spesso in ruoli ironici… Ti senti più portato per le parti brillanti?
“Fare delle grandi commedie, in effetti, è la mia aspirazione. Mi piace questo mio lato brillante… È vero, un attore deve saper fare tutto, ma è un dato di fatto che ci sono cose per cui si è più portati…”.
Le famose “corde”…
“Già, diciamo che in me la ‘corda’ della commedia suona un po’ di più”.
Per tre anni, dal 2001 al 2004, hai fatto anche la tv per bambini, la “Melevisione”, che ricordo hai di quella gavetta?
“È stata una grandissima esperienza, soprattutto dal punto di vista del linguaggio: nella tv per bambini bisogna fare molta attenzione, e non solo a quello che dici – a quello ci pensavano ovviamente gli sceneggiatori – ma anche a come lo dici… è stata una bella palestra. Ovviamente, quello era solo l’inizio e ho dovuto andare oltre, ma stare quotidianamente davanti alla macchina da presa mi è servito molto”.
So che sei impegnatissimo, ci racconti a cosa stai lavorando?
“In questo periodo sto girando una fiction per Rai Uno, ‘Le segretarie del settimo’, con la regia di Angelo Longoni: due puntate con la Gerini, la Ramazzotti, la Liskova e la D’Aquino… Una commedia con un cast femminile strepitoso!”.
Ma hai anche un film in uscita…
“Sì, ‘Tutta colpa di Giuda’, uscirà il 10 di aprile. È un film di Davide Ferrario, con cui avevo già fatto ‘Dopo mezzanotte’ e ’Se devo essere sincera’”.
Un altro ruolo brillante?
“Tratta il tema del carcere, un tema attuale, e racconta cose che fanno riflettere… ma lo fa con leggerezza: una capacità, questa, che credo abbiano solo Ferrario e pochi altri grandi registi”.
Se si farà “Ris 6” Daniele Ghirelli ci sarà?
“Ci puoi scommetere”. ★