I buoni mi piacciono di piùIl 7 gennaio, quando lo vedremo su canale 5 ne “Il mistero del lago”, ci trascinerà in una raggelante storia di fantasmi… Per fortuna, presto Lorenzo Flaherty tornerà anche a indossare i rassicuranti panni del capitano Venturi!
Quando la sera del 7 gennaio Lorenzo Flaherty tornerà in tv nei panni “anni ‘20” di uno dei protagonisti de “Il mistero del lago”, qualcuno si affretterà a regolare il termostato del proprio appartamento, o ad aggiungere un ciocco nel camino, nel tentativo di scacciare i brividi che sentirà correre lungo la schiena… Ma la temperatura della stanza non gli sarà d’aiuto: non gli resterà che goderseli, quei brividi, lasciandosi catturare da questa storia di fantasmi ricca di suspense! Dal canto nostro, in attesa di sobbalzare anche noi sul divano per la tensione, abbiamo raggiunto Flaherty telefonicamente, fra un turno di doppiaggio e un altro, per chiedergli che rapporto abbia lui per primo con i film “paurosi”…
Il genere horror le piace?
“Sì, mi ha sempre attratto, sin da quando ero piccolo. Da ragazzino ero appassionato di film ‘gotici’ come quelli prodotti in Inghilterra dalla Hammer Film Productions: i vari ‘Dracula’ e anche altri titoli con due attori straordinari, Christopher Lee e Peter Cushing”.
Quindi la storia de “Il mistero del lago” le è piaciuta subito?
“Leggendo la sceneggiatura l’ho trovata subito interessante e soprattutto ho trovato molto ‘moderna’ la scelta di proporre un thriller-horror di questo tipo come tv movie. E avendo visto un’anteprima, posso anticiparvi che è stato anche molto ben confezionato”.
“Giro di vite”, il romanzo breve di Henry James da cui è tratto il film, aveva già avuto molte trasposizioni sia sul grande sia sul piccolo schermo… In cosa si differenzia la vostra versione?
“È più ‘nostra’, più italiana. Siamo riusciti a costruire un bel thriller italiano partendo dall’adattamento di un testo straniero. Fra l’altro, le bellissime location scelte si sono adattate benissimo alla sceneggiatura. Fin dalle prime scene, c’è un’atmosfera misteriosa e intensa”.
Il suo personaggio, Elia, non è un uomo simpatico, è molto diverso dai personaggi positivi che interpreta nei polizieschi… Si è divertito a fare la parte, per una volta, di una persona poco gradevole?
“Mi sono divertito moltissimo, perché è davvero diverso dai personaggi che normalmente interpreto. Si presenta subito come una persona difficile da prendere, un tipo burbero e poco incline a modificare le sue convinzioni e le sue abitudini. Poi, però, vedrete un’evoluzione positiva del personaggio: gli autori, infatti, lo hanno reso un po’ diverso dal personaggio originale del libro. Alla fine si rivelerà quasi eroico!”.
A proposito di eroi… sta per partire, sempre su Canale 5, la quinta stagione di “Ris – Delitti imperfetti”. A “Distretto di polizia” lei rimase solo due stagioni, spiegando di aver voglia di cambiare… I panni di Riccardo Venturi, dopo cinque stagioni, non le stanno stretti?
“Venturi mi piace molto e mi piace moltissimo, fin dall’inizio, il format di ‘Ris’. Lo trovo innovativo, anche dal punto di visto tecnico e della sceneggiatura. Ancora mi diverto….”.
Quindi è pronto per la sesta stagione?
“Vediamo… Bisogna prima verificare come andrà questa stagione, se piacerà al pubblico. Io non mi tirerei indietro, se ne confermassero un’altra. Fra l’altro, le confesso che dopo tanti anni è bello essere veterani di un set e poter mostrare ai nuovi arrivati come si fanno le cose, aiutando così anche i registi… Mi piace mettere a disposizione l’esperienza che ho acquisito in questi anni”.
Quali sono le novità della quinta stagione?
“Ogni anno cerchiamo di proporre cose nuove. Il ‘Ris’ di questa stagione, per esempio, sarà un prodotto molto diverso dai precedenti a livello di immagine: il nostro direttore della fotografia, ha fatto un lavoro straordinario, totalmente differente dal passato e molto moderno. Vi sembrerà di vedere qualcosa di completamente nuovo! Nella trama, invece, quest’anno a fare da filo rosso fra le puntate non ci sarà più la storia orizzontale del serial killer: i Ris avranno a che fare con una setta, un’organizzazione criminale a piramide al cui vertice c’è un capo molto, molto cattivo….”.
Lei guarda la “concorrenza” straniera, i telefilm come “C.S.I”?
“Qualcuno sì. Mi piacciono in particolare proprio ‘C.S.I.’ e ‘24 ore’: trovo siano i migliori prodotti in circolazione… insieme al nostro ‘Ris’, però!”.
Lei ha lavorato anche in una soap opera, “Incantesimo”: sarebbe disposto a ripetere l’esperienza?
“No, a dir il vero io preferisco decisamente l’azione e il genere poliziesco. Quando partecipai al quinto ‘Incantesimo’ lo giravano ancora in pellicola, era in prima serata su Rai Uno, durava due ore a puntata, faceva grandi ascolti… quindi non era ancora una soap opera in senso stretto. Aveva una struttura diversa: era mezza soap e mezza fiction e questo lo rendeva un prodotto particolare. Nel complesso è stata una bellissima esperienza, con un pubblico molto attento e partecipe, che mi è piaciuto molto, ma il mio genere è un altro…”.
Quindi non possiamo sperare di vederla un giorno in un bel film romantico?
“Un film romantico? Perché no! Non lo escludo: se si trattasse di un film, non avrei problemi. Ho perplessità solo per quanto riguarda le serie romantiche: dopo un tot di puntate si rischierebbe di diventare ripetitivi e credo che mi annoierei!”.
Ha nuovi progetti in vista?
“Mi è stata proposta una nuova serie televisiva molto affascinante: un progetto piuttosto innovativo, un mix di realtà e mistero. Ma non ve ne posso parlare perché è ancora top secret! Dovremmo girarla a fine anno…”.
Le piacerebbe fare il cattivo, prima o poi?
“All’interno di una storia scritta bene credo proprio di sì. Tuttavia, anche se molti sostengono che i personaggi ‘cattivi’ siano più interessanti dei ‘buoni’, io non sono d’accordo: credo che i ‘buoni’ come quelli che interpreto io, i personaggi eroici come Venturi, siano sempre molto interessanti”.
Ne porterà qualcuno anche sul grande schermo?
“In effetti, ho anche un progetto per il cinema! È un action movie molto ironico, alla ‘Arma letale’, che gireremo fra l’Italia e gli Stati Uniti”.
Quando cominceranno le riprese?
“Non lo so ancora con precisione: tutto dipende da ‘Ris’. Se si deciderà di realizzere ‘Ris 6’, la lavorazione del film dovrà slittare per forza al 2010. Altrimenti, mi concentrerò su questo: stiamo già lavorando sulla sceneggiatura…”.
Il genere horror le piace?
“Sì, mi ha sempre attratto, sin da quando ero piccolo. Da ragazzino ero appassionato di film ‘gotici’ come quelli prodotti in Inghilterra dalla Hammer Film Productions: i vari ‘Dracula’ e anche altri titoli con due attori straordinari, Christopher Lee e Peter Cushing”.
Quindi la storia de “Il mistero del lago” le è piaciuta subito?
“Leggendo la sceneggiatura l’ho trovata subito interessante e soprattutto ho trovato molto ‘moderna’ la scelta di proporre un thriller-horror di questo tipo come tv movie. E avendo visto un’anteprima, posso anticiparvi che è stato anche molto ben confezionato”.
“Giro di vite”, il romanzo breve di Henry James da cui è tratto il film, aveva già avuto molte trasposizioni sia sul grande sia sul piccolo schermo… In cosa si differenzia la vostra versione?
“È più ‘nostra’, più italiana. Siamo riusciti a costruire un bel thriller italiano partendo dall’adattamento di un testo straniero. Fra l’altro, le bellissime location scelte si sono adattate benissimo alla sceneggiatura. Fin dalle prime scene, c’è un’atmosfera misteriosa e intensa”.
Il suo personaggio, Elia, non è un uomo simpatico, è molto diverso dai personaggi positivi che interpreta nei polizieschi… Si è divertito a fare la parte, per una volta, di una persona poco gradevole?
“Mi sono divertito moltissimo, perché è davvero diverso dai personaggi che normalmente interpreto. Si presenta subito come una persona difficile da prendere, un tipo burbero e poco incline a modificare le sue convinzioni e le sue abitudini. Poi, però, vedrete un’evoluzione positiva del personaggio: gli autori, infatti, lo hanno reso un po’ diverso dal personaggio originale del libro. Alla fine si rivelerà quasi eroico!”.
A proposito di eroi… sta per partire, sempre su Canale 5, la quinta stagione di “Ris – Delitti imperfetti”. A “Distretto di polizia” lei rimase solo due stagioni, spiegando di aver voglia di cambiare… I panni di Riccardo Venturi, dopo cinque stagioni, non le stanno stretti?
“Venturi mi piace molto e mi piace moltissimo, fin dall’inizio, il format di ‘Ris’. Lo trovo innovativo, anche dal punto di visto tecnico e della sceneggiatura. Ancora mi diverto….”.
Quindi è pronto per la sesta stagione?
“Vediamo… Bisogna prima verificare come andrà questa stagione, se piacerà al pubblico. Io non mi tirerei indietro, se ne confermassero un’altra. Fra l’altro, le confesso che dopo tanti anni è bello essere veterani di un set e poter mostrare ai nuovi arrivati come si fanno le cose, aiutando così anche i registi… Mi piace mettere a disposizione l’esperienza che ho acquisito in questi anni”.
Quali sono le novità della quinta stagione?
“Ogni anno cerchiamo di proporre cose nuove. Il ‘Ris’ di questa stagione, per esempio, sarà un prodotto molto diverso dai precedenti a livello di immagine: il nostro direttore della fotografia, ha fatto un lavoro straordinario, totalmente differente dal passato e molto moderno. Vi sembrerà di vedere qualcosa di completamente nuovo! Nella trama, invece, quest’anno a fare da filo rosso fra le puntate non ci sarà più la storia orizzontale del serial killer: i Ris avranno a che fare con una setta, un’organizzazione criminale a piramide al cui vertice c’è un capo molto, molto cattivo….”.
Lei guarda la “concorrenza” straniera, i telefilm come “C.S.I”?
“Qualcuno sì. Mi piacciono in particolare proprio ‘C.S.I.’ e ‘24 ore’: trovo siano i migliori prodotti in circolazione… insieme al nostro ‘Ris’, però!”.
Lei ha lavorato anche in una soap opera, “Incantesimo”: sarebbe disposto a ripetere l’esperienza?
“No, a dir il vero io preferisco decisamente l’azione e il genere poliziesco. Quando partecipai al quinto ‘Incantesimo’ lo giravano ancora in pellicola, era in prima serata su Rai Uno, durava due ore a puntata, faceva grandi ascolti… quindi non era ancora una soap opera in senso stretto. Aveva una struttura diversa: era mezza soap e mezza fiction e questo lo rendeva un prodotto particolare. Nel complesso è stata una bellissima esperienza, con un pubblico molto attento e partecipe, che mi è piaciuto molto, ma il mio genere è un altro…”.
Quindi non possiamo sperare di vederla un giorno in un bel film romantico?
“Un film romantico? Perché no! Non lo escludo: se si trattasse di un film, non avrei problemi. Ho perplessità solo per quanto riguarda le serie romantiche: dopo un tot di puntate si rischierebbe di diventare ripetitivi e credo che mi annoierei!”.
Ha nuovi progetti in vista?
“Mi è stata proposta una nuova serie televisiva molto affascinante: un progetto piuttosto innovativo, un mix di realtà e mistero. Ma non ve ne posso parlare perché è ancora top secret! Dovremmo girarla a fine anno…”.
Le piacerebbe fare il cattivo, prima o poi?
“All’interno di una storia scritta bene credo proprio di sì. Tuttavia, anche se molti sostengono che i personaggi ‘cattivi’ siano più interessanti dei ‘buoni’, io non sono d’accordo: credo che i ‘buoni’ come quelli che interpreto io, i personaggi eroici come Venturi, siano sempre molto interessanti”.
Ne porterà qualcuno anche sul grande schermo?
“In effetti, ho anche un progetto per il cinema! È un action movie molto ironico, alla ‘Arma letale’, che gireremo fra l’Italia e gli Stati Uniti”.
Quando cominceranno le riprese?
“Non lo so ancora con precisione: tutto dipende da ‘Ris’. Se si deciderà di realizzere ‘Ris 6’, la lavorazione del film dovrà slittare per forza al 2010. Altrimenti, mi concentrerò su questo: stiamo già lavorando sulla sceneggiatura…”.