AMORE ALL’ULTIMO SANGUE
Intensa, misteriosa, erotica. La nuova serie vampiresca “True Blood”, su Fox dal 27 aprile, ha le carte in regola per conquistare giovani e meno giovani appassionati di delitti e storie d’amore impossibili
Lo scorso novembre, quando uscì in contemporanea con gli Stati Uniti, il film “Twilight”, tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice Stephenie Meyer, autrice di una vera e propria saga letteraria (edita in Italia da Fazi Editore) incentrata sulla storia d’amore fra l’adolescente Bella Swan e il vampiro centenario Edward Cullen, sbancò i botteghini di mezzo mondo, conquistando rapidamente il titolo di film sui vampiri più remunerativo della storia del cinema. A pochi mesi di distanza, sulla scia del suo successo arriva in prima visione assoluta anche in Italia l’attesissima serie tv “True Blood”, anch’essa ispirata a una serie di romanzi (i “Southern Vampire Mysteries” di Charlaine Harris, pubblicati in Italia da Delos Books e Fazi), in onda dal 27 aprile ogni lunedì alle 23.00 sul canale satellitare Fox. Ideata l’anno scorso per la rete televisiva americana HBO da Alan Ball (già creatore di “Six Feet Under” e premio Oscar nel 2000 per la sceneggiatura di “American Beauty”), il cui nome è già una parziale garanzia della qualità del prodotto, “True Blood” ha debuttato negli Usa a settembre e nei mesi scorsi ha collezionato numerosi riconoscimenti, fra cui anche un Golden Globe, che hanno convinto i suoi produttori a realizzare immediatamente una seconda stagione, attualmente in lavorazione.
Ma veniamo alla storia: in un futuro piuttosto prossimo, anche se non chiaramente definito, grazie all’invenzione da parte di uno scienziato giapponese di un particolare sangue sintetico (una fantomatica bevanda chiamata Tru Blood), umani e vampiri possono finalmente convivere senza che i primi debbano più temere di finire in pasto ai secondi… almeno fino a prova contraria. Già, perché nonostante la novità, non tutti riescono a fidarsi di queste aliene creature che fino a poco tempo fa se ne stavano ben nascoste nelle loro casse da morto. La protagonista, però, la giovane cameriera Sookie Stackhouse (interpretata da Anna Paquin, vista recentemente in “X-Men” e premio Oscar a soli 9 anni per “Lezioni di piano”), tende a tendere istintivamente la mano a questi “diversi”, dal momento che nemmeno lei si sente tanto “normale”.
Sookie, infatti, può leggere nella mente delle altre persone ma vive questo suo “dono” più che altro come una condanna, non sopportando di essere costantemente bombardata dai pensieri altrui. Perciò, quando a Bon Temps, il piccolo borgo della Luisiana in cui è ambientata la serie, giunge il fascinoso vampiro 173enne Bill Compton, accorgendosi di non essere in grado di udirne i pensieri la ragazza si convince che con lui potrebbe finalmente instaurare un rapporto speciale, finendo con l’innamorarsene. A questo punto, però, subentra il mistero: alcune giovani donne vengono misteriosamente assassinate e Sookie comincia a indagare sugli omicidi per scoprire se Bill abbia in qualche modo a che fare con la loro morte… Insomma, tra fantasy e dramma, romanticismo ed erotismo, mistero e humor, puntata dopo puntata le trame avvincenti di “True Blood” si snoderanno miscelando sapientemente ingredienti diversi che, a conti fatti, potrebbero conquistare anche da noi un pubblico piuttosto trasversale e non solo i molti fan adolescenti dei “principi della notte” letterari che, data l’orario quasi notturno di messa in onda della serie, probabilmente nelle prossime settimane il martedì mattina sonnecchieranno in massa sui banchi di scuola.
Concludiamo con una curiosità “piccante”: fra i premi collezionati dalla prima stagione della serie ve ne sono anche un paio piuttosto inconsueti. Ci riferiamo a quelli assegnati in occasione della decima edizione dei “Mr Skin’s Annual Anatomy Awards”, una manifestazione che negli Usa ogni anno premia le migliori scene erotiche e di nudo viste al cinema e in tv. “True Blood” ha vinto nella categoria “Miglior spettacolo televisivo” e l’attrice Lizzy Caplan (che nel telefilm interpreta la giovane Amy Burley) è stata premiata per la “Migliore prima volta in una scena di nudo”. A buon intenditor… ★